Mentre i vari schieramenti si fronteggiavano alla ricerca dell’ultimo consenso, la rete lasciava emergere tutta la propria avversione nei confronti dei toni eccessivi assunti dai vari candidati durante la campagna elettorale. A darne conferma sono stati i picchi che hanno scandito i giorni precedenti al voto. Se da un verso, però, il Movimento 5 stelle ha continuato ad essere considerato un unicum rispetto alla propria campagna mediatica, l’ex primo cittadino di Firenze e candidato premier del Pd Matteo Renzi è riuscito a sintetizzare nella propria persona tutte le antipatie dell’elettorato contrario alle scelte del centro-sinistra.

Totalmente diverse, invece, le considerazioni che gli utenti hanno consegnato all’etere rispetto all’annosa questione fakenews tra i simpatizzanti dei grillini e quelli di Renzi. I primi, a seconda del caso, sono stati designati vittime o colpevoli del riverbero delle false notizie diffuse dai media tradizionali. Il tutto ovviamente rincarato in concomitanza con le varie apparizioni televisive dei rappresentanti del movimento penta stellato.

Il secondo, all’opposto, è diventato il fulcro del fuoco incrociato dei tantissimi disillusi dall’operato dell’ex premier. Sulla sua testa, come una pesante spada di Damocle, hanno pesato le varie dichiarazioni che lo volevano prossimo alla dimissione dal ruolo di primo uomo del Partito Democratico, così come la scelta – per molti provocatoria – di proporre una Commissione d’inchiesta per le fakenews.