E’ sempre il suo programma a detenere il primato di menzioni su Twitter: Maria De Filippi, anche nella settimana compresa tra il 19 e il 26 marzo, ha sbaragliato qualunque concorrenza grazie alla sapiente alchimia di affettività e voyeurismo mediatico su cui ha eretto la fortuna di #Cepostaperte.

Sarà stato proprio per effetto di questa medesima passione per i buoni sentimenti che #festadelpapà è diventato l’altro grande trending topic degli ultimi giorni.

L’annuale ricorrenza del 19 marzo ha unito in un unico accorato moto d’affetto grandi e piccini, ma anche tantissimi influencer che attraverso i loro account ufficiali hanno scelto di rendere omaggio alla prima vera grande figura maschile presente nelle nostre vite.

A metà tra il serio e il faceto, invece, l’oggettivo seguito che continua a dimostrare il programma Rai, The Voice of Italy. La nuova edizione, conosciuta e commentata dal pubblico con l’acronimo #Tvoi, sta facendo registrare punte del 13,79% di share o oltre 2 milioni e 800 mila spettatori. Merito della formula rinnovata e della conduzione frizzante di Costantino della Gherardesca.

Ancora spettacolo e intrattenimento anche per #David2018, la keyword scelta dalla rete per commentare i nomi premiati nel corso della più importante kermesse cinematografica italiana. Vincitori indiscussi i fratelli Manetti, che con il loro musical “Ammore e malavita” portano a casa ben 5 statuette.

Immancabile, anche per questa settimana, la parentesi calcistica. La disfatta degli azzurri nello scontro contro l’Argentina ha reso #argentinaitalia la bandiera sotto cui gli utenti di Twitter si sono raccolti per sfogare tutto il malessere per una Nazionale che non vince e non convince.

Sorpresa della settimana, infine, per il presunto scandalo che vede coinvolti il governo libico e l’ex primo uomo di Francia, Nicolas #Sarkozy. Lui, il politico che sarebbe divenuto inquilino dell’Eliseo, avrebbe ricevuto finanziamenti illeciti da parte dell’allora Presidente #Gheddafi. 5 milioni di euro, che sarebbero poi divenuti l’espediente per avviare la sciagurata guerra del 2011 contro il regime di Tripoli e insabbiare definitivamente l’intera vicenda.