Per due settimane non s’è parlato d’altro. Dal 18 giugno al 3 luglio, The Floating Piers, l’enorme installazione di Land art sul Lago d’Iseo, ha stregato moltissimi fra visitatori e media. Che cosa ha attratto di più la popolazione? La bellezza eterea del paesaggio o l’opera di Christo, lo stravagante artista che ormai da molti anni sfrutta la natura per dar sfogo al kantiano libero gioco di immaginazione e intelletto?
Catchy, insieme ai team di Alkemy Lab e Brandity Lab, ha già cercato di rispondere a questa domanda nell’articolo“The Floating Piers secondo Twitter: arte, evento mediatico o promozione del territorio?”, interrogando i social network. Enormi contenitori di dati sulle nostre conversazioni opinioni e sentimenti, Twitter Facebook e compagni possono dirci molto sugli umori e le aspettative che ruotano intorno ai grandi eventi.
Oggi è possibile tirare le somme di quella che senz’altro è stata una scelta senza precedenti per il territorio lombardo e italiano. La nuova indagine di Catchy vuole infatti capire quanto, dopo la chiusura dell’installazione, le conversazioni sul territorio siano ancora condizionate dal fantasma di Christo. Su Twitter, #iseolake, #iseo, #sulzano, #inlombardia, #montisola, #lagodiseo, #visitlakeiseo e #orobie sono stati gli hashtag prescelti per monitorare le conversazioni locali a partire dal 18 giugno, data d’inaugurazione dell’installazione, per arrivare al 18 luglio 2016, ben due settimane dopo lo smantellamento. Di che cosa hanno discusso gli utenti nelle conversazioni sul territorio lombardo? Dei meravigliosi paesaggi o dell’installazione?
Nella top 3 degli hashtag più utilizzati nelle conversazioni sul territorio, quindi degli argomenti più dibattuti, non ci stupisce trovare al primo posto il generico #inlombardia. Danno da pensare, invece, il secondo e terzo posto, occupati rispettivamente da #thefloatingpiers e #christo. Per tutto il periodo analizzato, infatti, un buon 30 % delle conversazioni sul territorio è stato dedicato all’installazione.
Se #inlombardia è l’hashtag più usato sia complessivamente che in quasi tutti i singoli giorni, #thefloatingpiers e #christo hanno naturalmente toccato i picchi più alti nelle due settimane dell’installazione, suscitando però un significativo interesse anche nei giorni successivi.
Le ulteriori indagini elaborate da Catchy e Alkemy Lab e ideate graficamente da Brandity Lab non hanno fatto altro che confermare le ipotesi di partenza. A far parlare dei luoghi interessati è stato in larga misura The Floating Piers.
Nelle sole due settimane dell’installazione l’hashtag #thefloatingpiers è stato usato circa 15.500 volte. Un numero molto simile alle 15.200 volte in cui almeno uno degli hashtag territoriali è stato usato nelle conversazioni sul territorio per tutto il mese che va dal 24 giugno al 24 luglio.
Focalizzando l’attenzione sulle conversazioni che hanno interessato i soli hashtag direttamente legati al lago d’Iseo – #lagodiseo e #iseolake – il risultato non è cambiato. Il 36 % delle conversazioni sul lago sono ancora da attribuire all’interesse suscitato dall’opera artistica.
Si stima che circa 1 milione e 500 mila persone abbiano attraversato le acque del lago d’Iseo durante l’installazione. Molte di più sono quelle che ne hanno anche soltanto parlato. Un indubbio successo. Resta da chiedersi: sarà labile o duratura la popolarità di questi meravigliosi paesaggi lombardi?