Non solo l’orientamento politico o le passioni calcistiche: anche il Natale è un vero spartiacque nell’opinione di milioni di persone. Momento rituale che unisce, ma che allo stesso tempo distingue tra chi per esempio lo attende per mesi, avvertendone sin da novembre la magia evocativa, e chi spera di uscirne indenne. Le festività natalizie continuano a rappresentare un banco di prova per le tendenze e il costume nazionale, segnalato dalla continua ricerca di nuove forme dell’identico, come suggerisce la fotografia dell’intero periodo restituita dalla rete.
Dai dati inerenti la sola piattaforma di Twitter, nei giorni compresi tra il 17 e il 27 dicembre, (oltre 3000 post a marchio #natale2018 nella sola giornata del 25 dicembre), si può osservare da un lato come gli italiani si siano divertiti a cadenzare a suon di tweet una ventiquattro ore ricca di buon cibo e innumerrevoli immagini di #babbonatale e #alberodinatale (gli l’hashtag più utilizzati)
D’altro canto i dati resi noti da Google Trands nella giornata del 25 dicembre rivelano un’ impennata di interesse per frasi e immagini a tema con le quali accompagnare biglietti e messaggi d’auguri.
Leggermente dissimile il quadro internazionale. La linea marcatamente sentimentale evidenziata dai dati lasciati emergere dagli utenti italiani ha ceduto il passo alla più concreta vena materialistica nei paesi anglofoni e in quelli al di là dell’Oceano. La query più ricercata è risultata essere difatti “Store open on christmas near me”. A riprova della corsa agli acquisti e al dono dell’ultimo minuto.
Un dato significativo, che non di poco cozza con una lista di hashtag su Twitter più in conformità con lo spirito del periodo. Tale da lasciar emergere, a differenza del nostro Bel Paese, anche una keyword carica di valenze emotive come #family.