La nave di SOSMediterranie è arrivata in Spagna dopo un viaggio insolitamente lungo. Ripercorriamo la sua rotta nel mare dei Big Data, dove i i più comodi naviganti della rete si scatenano in una dibattito che dura da giorni. I dati rivelano che è alta anche la voce di chi dice #apriamoiporti, ma anche nella sfera social il successo politico è un successo targato Salvini.
Domenica 10 giugno, quando l’ong Sos Mediterranée aveva annunciato con un tweet l’ennesima azione di salvataggio di migranti compiuta dalla #Aquarius, nulla lasciava presagire l’inizio di vicenda fuori dall’ordinario nelle tormentate acque del Mediterraneo centrale. A bordo 629 persone soccorse in sei diverse operazioni. Tra loro ci sono 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne in gravidanza”.
Normale amministrazione per i regolamenti del mare, almeno fino al tweet lapidario del Ministero dell’Interno #Salvini, che si dichiarava totalmente contrario allo sbarco dei migranti sulle coste italiane.
Fino a quel momento la nave #Aquarius su Twitter non esiste. Non è mai esistita. Sette giorni dopo, alle ore 9:00 di mattina, i tweet contrassegnati dall’hashtag raccolti da Catchy sono più di 400mila. #Aquarius irrompe nel mare social proprio a partire dal tweet di Salvini, dalle 16 del 10 giugno, con un effetto domino straordinario: dal pomeriggio della domenica sino alla mattinata del giorno successivo si registrano quasi 200mila (ossia quasi la metà del totale) i cinguettii che mettono al centro la vicenda della nave e dell’organizzazione non governativa olandese.
Le ore scorrono in maniera febbrile, con l’Italia subito al centro dei riflettori dei media internazionali. La vicenda diventa incandescente anche in rete, trainata dalle voci degli utenti di twitter, polarizzate tra i fermi sostenitori del nuovo rigore e gli oppositori più convinti .
Sotto l’ombrello semantico dell’hashtag #apriteiporti si sintetizzano difatti le migliaia di persone che invocano una #umanitàaperta e si schierano a favore dell’integrazione e della scelta di carattere puramente umanitario. Volti noti e semplici cittadini abbracciano la croce dei 629 migranti, mostrandosi furenti nei confronti di una decisione spesso taggata con l’hashtag #ipocrisia.
La vicenda acquista gradualmente la fisionomia drammatica dell’impasse istituzionale. Tanto che, mentre sulla nave battente bandiera di Gibilterra i viveri iniziano a scarseggiare, il braccio di ferro tra l’Italia e Malta – con i vertici istituzionali del governo della Valletta che si dichiarano immediatamente contrari ad accogliere i naufraghi – costringe l’imbarcazione allo stop forzato a 35 miglia nautiche dalla Sicilia e a 27 da Malta.
E’ solo nel primo pomeriggio di lunedì 11 che la questione subisce una drastica sterzata, segnalata anche dal dettaglio orario dei tweet. Alle 14 e 40 la Spagna si dichiara ufficialmente disposta ad accogliere i migranti libici. Una scelta quasi forzata quella del neo premier socialista Pedro Sànchez, dopo che il pressing su Italia e Malta da parte dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati e dalla Commissione europea non aveva prodotto alcun risultato.
Poche ore dopo la dichiarazione del governo iberico, il quadro dell’opinione nazionale muta. Tra le 17 e le 18, scemata la risposta di pancia degli utenti che si erano dichiarati a favore del #apriteiporti, la situazione si assesta nettamente sulle scelte del premier Salvini. E così la keyword #chiudiamoiporti trascina con sé, da nord a sud, tutto il malcontento covato nei confronti della politica di accoglienza adottata negli anni precedenti.
ALle ore 9:00 di domenica 17 giugno il rapporto tra i volumi di #apriteiporti e #chiudiamoiporti vede il netto prevalere dei twee caratterizzati da quest’ultimo hashtag.
#Salvini – secondo hashtag in ordine di importanza nell’intera vicenda con 26221 menzioni nella sola giornata del 10 – si trasforma nel simbolo della nuova era anti europeista e contraria ai flussi migratori dai Paesi dell’Africa verso la penisola italiana.
Anche l’analisi della complex network di #Aquarius mostra chiaramente l’accentramento quasi assoluto quello ottenuto dal ex segretario del carroccio, capace di porre in ombra anche figure apicali come quella di #Macron – fermo a 7093 menzioni – e del neo premier #Conte – che non sale oltre i 4652 e comunque connesso dagli utenti a tutti gli aspetit della vicenda (#blocconavale, #ong, #toninelli, #m5s, #spagna. #sanchez)
Nelle prossime ore si vedrà se lo sbarco della nave a Valencia scalderà nuovamente gli animi dei tweeters. Al momento la classifica degli hashtag che hanno fatto registrare il maggior numero di reazioni conferma come sia la linea Salvini ad aver suscitato il coinvolgimento maggiore, segnalato dagli hashtag #chiudiamoiporti. #portosicuro, #ipocrisia (con riferimento prevalente alle operazioni di “salvataggio organizzato”).