Il #censimento di Salvini infiamma i social: vittoria netta su #DecretoDignità e questione #riders

Il neo governo Cinquestelle – Lega continua a polarizzare l’opinione pubblica. Ogni giorno, a suon di proposte, decreti e apparizioni pubbliche, Di Maio e Salvini tentano di mantenere e consolidare la loro quota di consenso nell’inedito gioco di una leadership condivisa. L’ultimo esempio arriva con quello che nella sintesi social è diventato semplicemente il #censimento: la proposta di ricognizione dei rom in Italia immaginata dall’ex segretario del Carroccio. Un’uscita che, come mostrano le curve dei più di 90mila tweet raccolti da Catchy, ha surclassato per visibilità e coinvolgimento la carta giocata dal Ministro del Lavoro Di Maio, ossia il #decretodignità, annunciato nel tentativo di dare una stretta al cosiddetto “precariato” e di regolamentare il sottobosco della gig economy.

Andamento degli hashtag presenti nei tweet in italiano contenenti almeno una delle seguenti keyword: “decretodignità”, “censimento”, “riders”
Hashtag nei tweet in italiano contenenti almeno una delle seguenti keyword: “decretodignità”, “censimento”, “riders”

Matteo Salvini non abbassa i toni della sua campagna elettorale permanente. Nemmeno il tempo di far scemare il ginepraio sorto in seguito alla vicenda #aquarius e ai 629 naufraghi costretti a raggiungere le coste della Spagna per l’irrisolto braccio di ferro tra Italia e Malta, il leader della Lega è ritornato a far discutere con la proposta shock di «una ricognizione sui rom in Italia per vedere chi, come, quanti sono».

Siamo ancora lontani dal clamore suscitato dal caso della nave Aquarius, che aveva contrassegnato da solo più di 180mila tweet. Ma quel che è certo, a maggior ragione, è che tra i due partner di governo, la voce più grossa che si riflette nei social è quella del neo Ministro dell’Interno.

Hashtag dei tweet in italiano contenenti almeno una delle seguenti keyword: “decretodignità”, “censimento”, “riders”

Il #censimento, teorizzato dallo stesso Salvini durante un’intervista a TeleLombardia, ha infatti immediatamente fatto discutere. Da sinistra – con gli esponenti dell’ala democratica terrorizzati dallo spauracchio della pulizia etnica – a destra – in cui le varie anime dei moderati hanno avvertito l’esigenza di una serie di distinguo – si sono levate le voci di chi ha scelto di commentare l’iniziativa.

Il numero più corposo di tweet – quasi 60mila totali – è stato quello dei cittadini\utenti del social dell’uccellino. A partire dal pomeriggio del 18 giugno, subito dopo la dichiarazione video dell’esponente leghista, sono stati raggiunti picchi altissimi di interesse attorno alla questione. Trainata soprattutto da un sentiment prevalentemente negativo, espressione di una larga fetta di italiani spaventati dalle posizioni estremiste della Lega circa la presenza di stranieri nel nostro Paese.

Gli hashtag #censimento, #rom e #salvini hanno difatti ancorato la discussione nazionale al nervo scoperto dell’immigrazione in Italia e ai venti nazionalistici che spirano dagli Usa fino in Europa. Un interesse così oggettivo da mostrare riverberi e ulteriori significative punte di attenzione anche nella giornata del 19, complice anche la dichiarazione pubblica di non belligeranza offerta da una delle donne simbolo del clan rom dei Casamonica.

Se la proposta di Salvini ha mostrato un’esplosione improvvisa e localizzata, il #decretodignità del ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha avuto invece una lunga e sbiadita gestazione in rete. A partire dalla giornata del 14 giugno, data della presentazione del primo atto formale del neo ministro del dicastero dell’occupazione previsto per fine giugno, gli utenti di twitter si sono mostrati scettici e scarsamente interessati a quello che è apparso come l’ennesimo proclamo populista del leader grillino. Questo nonostante i tanti temi caldi  – incentivi alle imprese, stretta sui contratti a termine, rafforzamento dei centri per l’impiego – presentati sul tavolo delle contrattazioni.

La riprova definitiva è arrivata con l’onda lunga offerta dalle keyword che hanno sintetizzato la vicenda – #decretodignità, #riders #dimaio #foodora – le quali nel corso degli ultimi 6 giorni non hanno mai sfondato il tetto delle 3mila menzioni.