L’edizione di Rio De Janeiro 2016 è la prima dei Giochi Olimpici che si tenga in America Latina, già molto discussa per la difficile situazione del Brasile, senza presidente eletto dopo che la Dilma Rousseff è stata messa sotto accusa dal Parlamento e nel pieno di una recessione, che ha gelato il boom economico degli anni passati. Il Brasile si divide tra le speranze che le Olimpiadi suscitano e i problemi: dalla criminalità, alla paura per il virus Zika (165.932 casi sospetti, 46.000 pazienti a Rio de Janeiro), alle proteste di studenti e lavoratori per la spesa della manifestazione, 4 miliardi di euro, per finanze locali che il governatore ha dichiarato “in bancarotta”.
Diamo allora con i dati Catchy per La Stampa un’occhiata ai numeri di questa edizione Olimpica per farci un’idea del backstage, quel che non vedremo in Tv o sui social.
Quelli del 2016 sono i Giochi della XXXI Olimpiade. Il numero ad imitazione delle Olimpiadi della Grecia antica, indica il ciclo di 4 anni che separa i giochi, non le Olimpiadi disputate in realtà. Nel computo sono inserite anche le edizioni VI, XII e XIII, relative agli anni 1916, 1940 e 1944 in cui i Giochi non si tennero a causa delle due guerre mondiali.
I paesi presenti quest’anno a Rio saranno 207, record di nazioni, che invieranno in Brasile oltre 10.500 atleti.
Due nuove discipline si sono aggiunte in questa edizione, golf e rugby a 7, portando a 42 le discipline presenti alle Olimpiadi, divise in 28 sport tra individuali, di coppia e di squadra. Le competizioni totali, che porteranno al conseguimento dell’agognata medaglia d’oro, d’argento e di bronzo, sono 306. E non dimenticate che un tempo anche il tiro alla fune fu sport olimpico…
Come per ogni grande evento, alle Olimpiadi anche i numeri più “spiccioli” sono da capogiro. Ad esempio, sono necessari 29.000 materassi per l’alloggio di atleti, giudici e personale a vario titolo presente all’evento, con 70.000 tavoli, 80.000 sedie, 60.000 appendiabiti, 6.000 apparecchi televisivi. A Londra ogni atleta ricevette anche 21 condom, su Rio manca la cifra ufficiale.
Durante i Giochi verranno utilizzate 32.000 palle da tennis e 84.000 volani da badminton. I palloni da calcio, saranno “solo” 400, 250 carrelli da golf, 54 barche da competizione. Circa 10.000 telefoni cellulari, per imprecare quando si resta bloccati nel labirinto di sicurezza con 200 chilometri di ringhiere.
L’Italia è protagonista delle Olimpiadi estive. Dalla prima edizione ad oggi, gli Azzurri (il colore venne dato ai nostri sportivi dalla casa regnante Savoia) hanno conquistato 198 medaglie d’oro, 166 di argento e 185 di bronzo. 549 storici podi che danno all’Italia il sesto posto nella classifica olimpica di sempre. Includendo una contestata medaglia vinta nel 1900 a Parigi dal ciclista Brusoni, però, il numero delle medaglie d’oro salirebbe a 199, portando a quota 550 il medagliere italiano.
I nostri atleti hanno dominato a Los Angeles 1932 e Roma 1960. In entrambe le Olimpiadi gli italiani conquistarono 36 medaglie tra oro, argento e bronzo.
Ottimi i numeri raggiunti nel 1996 ad Atlanta, con 35 medaglie, e nel 2000 a Sidney, con 34. Il numero maggiore di medaglie d’oro a Los Angeles nel 1984, quando gli atleti italiani salirono sul gradino più alto del podio per 14 volte, grazie anche all’assenza dei sovietici e del blocco dell’Est, che ripagava gli americani dopo il boicottaggio delle Olimpiadi di Mosca 1980.
Alla prima edizione delle Olimpiadi moderne, tenuta ad Atene nel 1896, l’Italia ufficialmente non prese parte per motivi economici, anche se alcuni atleti italiani parteciparono come singoli. Alla terza edizione, quella del 1904, fu presente con un solo atleta che non ottenne medaglie.
Ora gli occhi son puntati sullo Estádio Jornalista Mário Filho di Rio de Janeiro, il celeberrimo Maracanã, che ieri ha ospitato la cerimonia di apertura dell’evento.
Team sportivi e squadre organizzative sono al lavoro per gli ultimi allenamenti, ma anche i tifosi si confrontano nella platea social Twitter. Cosa si dice nella “piazza web” delle Olimpiadi 2016?
Nei tweet non potevano mancare hashtag specifici come #olympics e #rio2016, ma il preferito dai fan social è #roadtorio, che è stato il più usato nei tweet degli utenti.
La “strada verso Rio” è quella che gli atleti delle diverse nazioni hanno percorso attraverso le qualificazioni per arrivare alle ambite gare di queste Olimpiadi. Con #roadtorio i fan fanno il tifo per i loro idoli, ma forse non solo: #roadtorio è molto usato anche insieme a #Russia, Paese al centro di numerose polemiche a causa dei controlli anti-doping che hanno fatto rischiare agli atleti russi l’esclusione totale dai prossimi giochi olimpici. È una strada verso Rio che si percorre anche a passo di musica: #roadtorio è stato usato molto insieme a #rise, la canzone di Katy Perry che è l’inno ufficiale delle XXXI Olimpiadi.
Il team di sportivi più discusso nelle conversazioni social è quello degli USA: #onenationoneteam, #teamusa e, per il basket, #usabmnt sono tra i più usati, anche in abbinamento a #rumboario, la versione spagnola di #roadtorio.
Sui social domina il basket, che ha calamitato ben un terzo delle conversazioni su Twitter. Ad influenzare questo grande risultato potrebbero essere state le gare di qualificazioni, in cui sono state protagoniste proprio le partite di basket del FIBA World Olympic Qualifying Tournament, così come lo è stato l’hashtag #FIBAOQT nei tweet dei tifosi.
Molto seguito il calcio, nonostante la nostra squadra Under-23, detta appunto Olimpica, non si sia neppure qualificata.
(Elaborazioni dati e grafiche a cura di Catchy, in collaborazione con Alkemy Lab e DtoK Lab)