Catchy ha partecipato alla Settimana del Buon Vivere 2016 con due ricerche Data Intelligence presentate presso la Chiesa di San Giacomo a Forlì. Le ricerche sono state illustrate in due occasioni: sabato 24 settembre 2016 durante l’evento Esperienze Goccia a Goccia e martedì 27 settembre 2016, nell’ambito della Instagram Academy.

L’analisi ha riguardato l’esplorazione delle conversazioni social relative al tema dell’acqua, anche in relazione ad un ventaglio di concetti chiave (quali tourism, history, culture, water supply, water mangement) utili a delimitare, sia in prospettiva locale che internazionale, il campo semantico dei differenti contesti in cui il termine acqua viene usato. Le conversazioni prese in esame e analizzate fanno riferimento alla molteplicità di utilizzi del bene naturale “acqua”, inteso ora come risorsa risorsa fondamentale del pianeta, ora come elemento di attrazione turistica, ora come elemento che caratterizza le attività quotidiane del vivere.

Il team di Catchy ha preso la parola il 24 settembre attraverso gli interventi di Guido Caldarelli e Carla De Mare durante l’evento Esperienze Goccia a Goccia.
Guido Caldarelli ha illustrato il mondo della data science e delle opportunità di analisi e interpretazione offerte dai Big Data. Si è poi soffermato su alcuni dei risultati della Data Intelligence sul tema water.
Le conversazioni su questo tema, come emerge dall’analisi, sono state di diverso tipo: dalla protesta contro un oleodotto in North Dakota sostenuta dall’hashtag #nodpl, ad argomenti di costume e attualità come l’hashtag #Iphone7, che raggiunge un buon volume di occorrenze in relazione alla sua capacità di resistere all’acqua.

La seconda ricerca di Data Intelligence è stata presentata da Sara Monni durante la Instagram Academy il 27 settembre 2016. Uno degli obiettivi principali di questa seconda ricerca è stato valutare l’impatto sulle conversazioni social della Settimana del Buon Vivere 2016, attraverso il monitoraggio degli hashtag  #buonvivere e #vivolacqua. #vivolacqua è stato scelto in relazione al contest lanciato su Instagram da Igersitalia, community italiana di Instagram.
La sfida promossa da Igersitalia invitava gli utenti di Instagram a pubblicare le proprio foto o video con gli speciali hashtag #vivolacqua, #buonvivere e #igersitalia. L’analisi ha evidenziato che le conversazioni relative al contest non si sono fermate soltanto al famoso social per la condivisione di foto, ma hanno conquistato anche altri social network come Twitter.

Il team di Catchy ha inoltre realizzato per l’occasione due mappe interattive: l’una che mostra il Baseline Water Stress Index (BWS), ovvero l’indice di stress idrico che misura quanta acqua blu (acqua utilizzabile per le attività umane) viene prelevata ogni anno da fiumi, invasi e falde superficiali.

Vai alla versione interattiva della mappa sull’Indice di stress idrico

Il Baseline Water Stress Index (BWS) viene espresso come percentuale di tutta l’acqua  annualmente disponibile negli invasi attualmente esistenti. I valori più alti indicano i posti dove l’attività umana incide maggiormente sulle riserve disponibili.

La seconda mappa indica la variazione interannuale di disponibilità idrica negli invasi.

Vai alla versione interattiva della mappa sulla Variazione inter-annuale disponibilità idrica

Variazione che non dipende semplicemente dall’attività umana ma anche da particolari condizioni atmosferiche. Dove le aree tendono al rosso si riscontra una considerevole velocità nel calo di disponibilità di acqua utilizzabile.

Per entrambe le mappe, la fonte dei dati è il World Resources Institute, un’organizzazione non governativa nata a Washington e orientata alla ricerca scientifica.

L’acqua, come risorsa fondamentale del Pianeta, è stata inoltre oggetto di un’analisi data driven che si è servita dell’audiovisivo come mezzo di comunicazione. Il video realizzato da Carlo Turri ha illustrato attraverso i dati le caratteristiche dell’acqua blu, verde e grigia. Con questi tre nomi si intende convenzionalmente l’acqua piovana immagazzinata dal suolo (verde), il volume di acqua dolce prelevato dalla superficie o dalle falde acquifere per le attività umane (blu) e infine l’acqua necessaria a diluire le sostanze inquinanti rilasciate durante i processi produttivi (grigia).