La televisione si conferma il più mainstream tra i media. E, tra #cepostaperte e #meraviglie, trova spazio anche l’addio a #doloresoriordan e la commozione per il riconoscimento a #LilianaSegre

Decisamente pop la settimana social appena trascorsa. Grazie all’intramontabile fascino del tubo catodico, la programmazione ampia e diversificata dei maggiori palinsesti accentra tutto il chiacchiericcio 2.0. A sorpresa, però, esce di scena il dibattito politico che, almeno per questi ultimi sette giorni, non figura nella top ten degli argomenti di maggior interesse.

Chi avrebbe scommesso che con l’avvento della pay tv il fascino mainstream della televisione sarebbe definitivamente tramontato ha sempre più spesso di che ricredersi. Almeno guardando a Twitter. Dal 15 al 21 gennaio tutti hashtag che si sono aggiudicati i primi otto posti per numero di menzioni sono legati alla programmazione del piccolo schermo. A partire dalla riconferma del primato di Maria De Filippi con il suo appuntamento serale di #cepostaperte – la seconda puntata, in onda nella giornata del 20 gennaio, ha registrato un incredibile 30,11% di share -, tallonata in ordine di popolarità solo da #90special – la trasmissione dalle nuance amarcord andata in onda il 17 gennaio dedicata interamente all’indimenticato mondo dell’ultimo decennio del Novecento – e da #HarryPotter – la saga del giovane alunno della scuola di magia più famosa del cinema è tornato a far scalpitare il cuore dei suoi fans nella serata 16 gennaio.

Segue il “gioiello” delle reti Rai: #meraviglie. La trasmissione culturale condotta da #AlbertoAngela è andata in onda il 17 gennaio, in concomitanza con #90special, e ottiene comunque il 23,80% di share.

Quarta posizione per  #masterchefit – il reality per gli appassionati della buona cucina che, anche per la quinta puntata, si conferma costante argomento di discussione -, #perfettisconosciuti – la pellicola del 2016 di Paolo Genovese andata in onda su Canale 5 nella serata del 15 gennaio – e #ilterzoindizio – programma spin-off di Quarto Grado che raccoglie casi di cronaca nera del presente e del passato.

Le uniche due variatio al monopolio televisivo hanno coinciso con la scomparsa nella giornata del 15 di #doloresoriordan, la storica voce del gruppo irlandese Cramberries, e con la nomina di senatrice a vita della ottantottenne milanese #LilianaSegre, unica sopravvissuta della famiglia all’orrore di Auschwitz. Dalla distribuzione delle linee nel nostro grafico si osserva però che i due argomenti sono stati molto meno discussi delle attrazioni del piccolo schermo.

La miglior riprova del tono informale del dibattito social di questa settimana è arrivata anche dall’assenza di voci illustri che spicchino nelle discussioni sugli argomenti caldi di questi giorni. A parte il tweet del Presidente @PaoloGentiloni, espressosi positivamente sul programma #meraviglie, e di quelli entusiastici di @NichiVendola ed @EnricoLetta sull’insignimento di #LilianaSegre a senatrice a vita, il sentiment che ha denunciato l’affezione degli italiani al piccolo schermo è arrivato interamente dal grande bacino di utenti comuni del social del cinguettio.